i numeri del caffè

I numeri del caffè sono straordinari: nell’intero pianeta vengono bevute 38.000 TAZZINE DI CAFFÈ al secondo (solo negli Stati Uniti parliamo di 400 MILIONI DI TAZZE AL GIORNO, anche se qui il caffè viene sorseggiato come una tisana durante tutta la giornata ed è ben diverso dalla tazzina di espresso consumata al bar) ed il caffè è tra le “commodities” più negoziate sui mercati mondiali con alluminio, rame, grano, cotone, petrolio e benzina, gas naturale, nickel, argento, zucchero, platino, palladio, zinco, stagno e cacao.

Nel 2023, nell’Unione Europea sono state prodotte oltre 2,3 MILIONI DI TONNELLATE di caffè tostato o decaffeinato (+15% rispetto al 2013). In questo contesto, l’Italia ha consolidato il suo primato nella torrefazione con una produzione pari al 25% della produzione totale dell’UE.

A livello mondiale, il comparto del caffè torrefatto nel 2023 è stato valutato intorno ai 130 MILIARDI DI DOLLARI, con consumi pari a 180 MILIONI DI SACCHI DA 60 KG, con tassi di crescita compresi tra il 2% e il 3%, per raggiungere quasi 4 MILIARDI DI TAZZINE GIORNALIERE entro il 2030.

Il più grande produttore di caffè è il Brasile (seguito da Vietnam, Guatemala, Honduras, Colombia, Etiopia, Perù, ecc. ecc.), ma il primo consumatore pro-capite di caffè all’anno è la Finlandia, con una media di 12 kg a persona (4,4 tazzine di caffè quotidiane): seguono Norvegia, Islanda, Danimarca, Paesi Bassi e poi l’Italia, con una media di 5,3 kg annui a persona.

Italia, che ne importa ben 300 MILA TONNELLATE l’anno e che ha trasformato quella materia prima in un “infuso” davvero speciale, che conta fino a 40 diversi tipi di caffè, da nord a sud.

La produzione di caffè 2023 ha  espresso un fatturato di  4,3  miliardi di  euro,  con un  progresso del +6,5% sull’anno  precedente. In quantità, il caffe ha superato le 428 mila  tonnellate.

Il comparto, strettamente legato ai mercati esteri, vanta (dati Istat) una quota export di 2.4 miliari di euro, con un +54,3%. In quantità, l’export di comparto ha raggiunto le 309 mila tonnellate.

Il 2023 è stato un anno di decisa stabilizzazione, con percentuali interessanti nonostante la crisi energetica e l’inflazione. I driver di crescita sono stati la monoporzione nella GDO e le performance dell’export. La sostenibilità ha attratto le attenzioni maggiori.

Nel 2024 il caffè è stato al centro di una trasformazione innescata dai cambiamenti climatici, dalle pressioni economiche e dai cambiamenti nelle preferenze dei consumatori.

Il settore, considerato stabile per decenni, ha affrontato la necessità di adattarsi a nuove condizioni che stanno modellando sia l’offerta che la domanda nei mercati globali.